La musica

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Sebbene siano stati svelati molti aspetti della sua civiltà, come i sistemi di scrittura, l'antico Egitto conserva ancora alcuni segreti. Uno di questi riguarda la notazione musicale.

Come per molti altri popoli, anche per gli egizi la musica ebbe un ruolo molto importante tanto nella vita religiosa quanto in quella quotidiana. I musicisti compaiono in numerose raffigurazioni di lavori agricoli o di sfilate militari. Benché si conoscano gli strumenti usati e la loro evoluzione, la questione della notazione musicale è ancora avvolta nel mistero. Il fatto che in nessun rilievo appaia un musicista con uno spartito ha indotto gli studiosi a ritenere che gli egizi non avessero un sistema scritto. Ma in molti rilievi dell'Antico Regno, a fianco degli strumentisti compare un personagg io che fa segni con le mani: il chironomista. Esiste un legame tra la posizione delle mani dello strumentista e i segni del chironomista, per cui questi ultimi sembrano essere una forma più antica di notazione musicale. La scomparsa dei chironomisti a partire dal Nuovo Regno fu forse dovuta alla nascita di un sistema scritto, come conseguenza dei contatti con altri popoli. Nel rituale liturgico copto attuale vi sono reminiscenze dei chironomisti. La parola che indicava la musica era heset, rappresentata da diversi fonemi e un determinativo: l'avambraccio. La comparsa di quest'ultimo segno è da collegare ai cantanti, che con le mani facevano dei gesti agli strumentisti. La parola heset indica anche il canto, che per gli egizi si traduceva come "fare musica con le mani". Il canto era accompagnato dagli strumenti, poiché in molti dipinti, insieme al cantante, è raffigurato almeno uno strumentista. Oltre a ricevere l'aiuto dei chironomisti, che indicavano le note, gli interpreti dovevano seguire un ritmo, che a volte era segnato da uno strumento a percussione. Ma il modo più semplice per tenere il ritmo era battere le mani, come fanno i musicisti ciechi in un rilievo della tomba di Merire. Alcuni sembrano cantare, poiché hanno la bocca aperta, mentre l'arpista suona la canzone.