ciliegia

, ant. ciriegia, n.f. [pl. -gie o - ge] il frutto del ciliegio, costituito da una piccola drupa polposa e dolce, di forma rotondeggiante e di colore rosso: marmellata di ciliegie | essere come le ciliegie, una ciliegia tira l’altra, si dice di cose che si succedono o di cose simili che si ripetono con frequenza | l’amico ciliegia, ( scherz.) il baco della ciliegia; ( fig.) persona familiare, ben nota | essere la ciliegina sulla torta, ( fig.) essere il tocco finale, il particolare che completa e rifinisce | Usato anche come agg. m. e f. invar.: color (rosso) ciliegia, colore rosso vivo  dim. ciliegina, accr. ciliegiona

Lat. volg. * ceresea(m), deriv. di cerasus ‘ciliegio’.

Nota d'uso

· La regola tradizionale per formare il plurale di parole che finiscono con -gia dice che se la finale è preceduta da vocale il plurale mantiene la i; quindi ciliegie. Tuttavia questa i non viene pronunciata, e se nel singolare serve a indicare la pronuncia palatale di g (come in giallo) davanti ad a, nel plurale perde questa funzione perché g si trova davanti a e. Per questa ragione la i tende a scomparire dalla scrittura e ormai si ammettono entrambe le forme.

Rubrica sinonimi

Specif. amarena, visciola, marasca.