cussorgia
Redazione De Agostini
n.f. [pl.
-ge] (
st.) istituto medievale sardo consistente nella
concessione di terre per pascolo e allevamento che un feudatario o
una città faceva a un pastore
¶ Dal lat. mediev. cursoria, neutro pl., che è dal latino classico currere ‘correre’, perché all’interno dello spazio concesso il bestiame poteva correre liberamente.
¶ Dal lat. mediev. cursoria, neutro pl., che è dal latino classico currere ‘correre’, perché all’interno dello spazio concesso il bestiame poteva correre liberamente.
Nota d'uso
· La regola tradizionale per formare il plurale di parole che finiscono con -gia dice che se la finale è preceduta da una consonante, il plurale perde la i; quindi cussorge. Di fatto questa i non viene pronunciata, e se nel singolare serve a indicare la pronuncia palatale di g (come in giallo) davanti ad a, nel plurale perde questa funzione perché g si trova davanti a e; quindi è naturale che scompaia dalla scrittura.Dizionari di Sapere
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