Walter Chiari, un genio "disordinato": i suoi film più belli

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Ripercorriamo la vita del grande attore italiano attraverso i film che lo hanno visto protagonista.

«Un genio. Un uomo frenetico, schizzato, precipitato. Fatto di lampi e folate. Disordine allo stato puro». Durante il programma Io li conoscevo bene, Maurizio Costanzo e Pino Strabioli hanno definito così Walter Chiari. Nato l'8 marzo 1924 con il nome Walter Annichiarico, il celebre attore ha collezionato tantissimi ruoli cinematografici, televisivi e teatrali. Sopracciglia e chioma folte, viso cangiante, voce camaleontica, ma anche sex symbol della sua epoca, l'attore di origini pugliesi è considerato uno dei mattatori del piccolo schermo dall'inizio delle trasmissioni Rai sino alla fine degli anni Sessanta. Ecco quali sono i film più belli attraverso i quali conoscerlo meglio.

Bellissima (1951)

Luchino Visconti vede nel giovane e bel Walter Chiari il protagonista perfetto per impersonare un giovanotto cialtrone e dongiovanni. Nel cast con lui c'è anche la bellissima Anna Magnani, con cui si dice abbia anche avuto un flirt. L'accostamento tra il nome del grande regista e dell'attrice sublime lo consacrano con un ruolo da spregiudicato fannullone.

Vendetta... Sarda (1952)

Mario Mattioli dirige Walter Chiari nel ruolo di Gualtiero Porchiddu, protagonista di un racconto che esplora i più radicati e irredimibili luoghi comuni italiani. Tra tentati amori e sfide per l'onore, il film si conclude con un lieto fine sugellato da tre matrimoni riparatori e un'accesa faida famigliare per l'eredità. Anche qui Walter Chiari in tandem con Riccardo Billi e Mario Riva riesce a tratteggiare un personaggio che molti italiani hanno sentito simile ed esilarante.

Io piaccio (1955)

Giorgio Bianchi sceglie Walter Chiari per girare una sorta di remake di Magnifico Scherzo di Howard Hawks. In quel caso il protagonista era Cary Grant e Chiari deve confrontarsi con questa icona del cinema americano nel ruolo di un dottorino che ingerisce un preparato di dubbia composizione. Obiettivo: diventare un formidabile dongiovanni. Con Chiari sul set sono presenti anche Aldo Fabrizi, Peppino De Filippo, Sandra Mondaini, Tina Pica, fantastici comprimari che danno ancora più lustro al film.

L’amico del giaguaro (1959)

Giuseppe Bennati assegna il ruolo di Augusto, un giovanotto milanese con grandi problemi con il mondo del lavoro, a Walter Chiari. Orfano e innamorato della bella Marisa, tenta la fortuna a Roma con un gruppo di ladruncoli. Mettono a segno un colpo, ma il derubato scopre l'identità dei ladri. Seguono una serie di infausti eventi e un lieto fine: Augusto riesce a trovare lavoro e sposare Marisa.

Walter e i suoi cugini (1961)

Walter Chiari è il protagonista di un film parodia di Rocco e i suoi fratelli in un lungometraggio che lo vede al comando di tutto lo svolgimento della storia. Interpreta Walter Colasuonno, un immigrato andriese ormai integratosi a Milano. L'arrivo di alcuni cugini dalla Puglia scombina la sua quotidianità. Nicola e Rosario, simili a lui nell'aspetto, diventano la sua missione: deve riuscire a integrarli nella vita della grande città. In questo film Chiari interpreta tutti e tre i protagonisti, producendo dialoghi in prefetto dialetto andriese, per lui una seconda lingua.

I motorizzati (1962)

Esplorando il genere dei film a episodi, Walter Chiari regala tantissime esilaranti interpretazioni. Ne I motorizzati, Camillo Mastrocinque lo dirige nel ruolo di Valentino. Alla vigilia dell'incontro con i genitori della sua fidanzata, lascia le chiavi in auto e, tra goffi tentativi di recupero, viene scambiato prima per un ladro e poi finanche per un pedofilo. Qui il camaleontico attore si mette alla prova accanto a colleghi del calibro di Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Franca Valeri.

Il giovedì (1963)

Dino Risi disegna su Walter Chiari il personaggio di Dino, un quarantenne squattrinato con un matrimonio alle spalle, alle prese con una giornata da papà insieme con il figlio Robertino. Superata l'iniziale diffidenza, il piccolo impara a conoscere suo padre, distinguendo pregi e difetti, affezionandosi a lui. Al momento dei saluti, il distacco tra i due si fa straziante. Il giovedì esplora la capacità di Walter Chiari di spaziare tra i sentimenti umani anche in format più impegnativi come il lungometraggio, attraverso quello che viene da molti definito il più bel ruolo di tutta la sua carriera.

Falstaff (1965)

Per comprende appieno la grandezza di Walter Chiari è bene sottolineare il fascino che esercita anche su registi di fama internazionale e di alta levatura. Ad esempio, nel 1965 Orson Welles lo vuole nel suo Falstaff, dove interpreta il ruolo del balbuziente Silenzio, mettendo a frutto le sue grandi capacità cabarettistiche.

Io, io, io... e gli altri (1966)

Alessandro Blasetti dirige Chiari nel ruolo di Sandro. Famoso scrittore e giornalista, decide di dedicare le sue energie per condurre un inchiesta sull'egoismo umano. Baffuto e brizzolato, l'attore prende nota dei comportamenti osservati nelle sue frequentazioni amicali e occasionali. Mette sotto esame anche il suo comportamento, portando alla mente antichi ricordi. Il risultato è amaro: la vita quotidiana di tutti è intrisa di egoismo e sembra non esserci scampo a questo. In Io, io, io... e gli altri Chiari presta il volto a un racconto surreale e cinico, ma di grande impatto.

Romance (1986)

Romance è il penultimo film interpretato da Walter Chiari. Presentato alla quarantatreesima mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, l'attore interpreta Giulio che, sentendosi anziano, si impegna a ricostruire i contatti con il figlio Andrea, con cui non ha rapporti da anni. Forse in un'ideale prosecuzione dell’amatissimo Il giovedì, padre e figlio adulti si incontrano ed esplorano incomprensioni e rancori, ricostruendo una confidenza solo in apparenza perduta. Anche in questo caso, le strade dei due protagonisti - il figlio Andrea è interpretato da Luca Barbareschi - tornano a dividersi, ma con la consapevolezza di aver lasciato indietro qualche ipocrisia.

Stefania Leo

Foto di apertura Pubblico Dominio