Letteratura tra Biedermeier e Restaurazione

Precoci fermenti di realismo: la narrativa di Immermann

Karl Leberecht Immermann (Magdeburgo 1796 - Düsseldorf 1840) diresse il Tribunale provinciale di Düsseldorf dal 1829 al 1835. Dal 1832 si dedicò attivamente al teatro e divenne in seguito il direttore del teatro municipale della stessa città (1835-38). Scrisse liriche e ben 16 drammi che manifestano l'influsso di Shakespeare, Goethe e Schiller e del teatro romantico in generale. Ottenne grande successo con La tragedia del Tirolo (Das Trauerspiel in Tyrol, 1828), rielaborata e riproposta nel 1835 con il titolo Andreas Hofer. Un posto di maggior rilievo nella storia della letteratura occupano i due vasti romanzi. Gli epigoni (Die Epigonen, 1836) ritenuto spesso dalla critica il romanzo esemplare dell'età della Restaurazione, è un affresco della società tedesca dall'inizio secolo, interessante documento della crisi e della diffidenza della cultura classico-romantica di fronte ai progressi della tecnica e all'evoluzione sociale. Münchhausen (1838-39) intreccia alle vicende del vecchio barone fanfarone “arabeschi” intesi a satireggiare correnti o mode di pensiero contemporaneo in campo politico, economico, medico, letterario. Particolarmente originale è la schietta rappresentazione del mondo contadino (suggerita dalla novella Oberhof), priva di romantiche idealizzazioni. Entrambe le opere ebbero grande diffusione pur dividendo la critica del tempo.