La musica del Nord

La fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento videro la fioritura anche di alcuni importanti compositori del Nord europeo, fra i quali il danese C.A. Nielsen, il finlandese J. Sibelius, lo svedese K.W.E. Stennhammar.

Carl August Nielsen

Carl August Nielsen (Nørre Lyndelse, Odense 1865 - Copenaghen 1931) studiò a Copenaghen, dove fu poi direttore del Teatro Reale, dell'istituzione musicale Musikforeningen e del conservatorio. Con N.W. Gade ed E.H. Grieg, Nielsen è il più importante rappresentante della scuola nazionale scandinava. Il suo linguaggio personale e incisivo, influenzato da elementi del folclore danese, supera i moduli romantici, accostandosi a volte all'impressionismo.

Autore di composizioni di ogni genere, ha legato il suo nome soprattutto alle opere Saul e Davide (1902) e Mascherata (1906), ma popolari sono anche i Lieder, i brani corali e le pagine sinfoniche (6 sinfonie, 1892-1925; le ouverture Helios, 1903, e Viaggio fantastico alle isole Fær Øer, 1927, e il poema sinfonico Pan e Syrinx, 1917-18).

Jean Sibelius

Il compositore finlandese Jean Sibelius (Hämeenlinna, Tavastehus 1865 - Järvenpää, Helsinki 1957) studiò a Helsinki con M. Wegelius, F. Pacius e R. Kajanus, a Berlino con J. Becker, a Vienna con K. Goldmark e R. Fuchs. Dal 1892 (anno in cui ottenne il primo successo come compositore con il poema sinfonico Le Oceanine) al 1900 insegnò teoria e violino al conservatorio di Helsinki, presso il quale era già attivo come violinista nel quartetto d'archi. Sibelius si dedicò poi interamente alla direzione d'orchestra, e soprattutto alla composizione, fino al 1927, quando si ritirò ­ cosciente forse di non potersi adattare agli sviluppi della musica contemporanea ­ circondato da onori e da grande popolarità.

Nella sua produzione, basata su un linguaggio raffinato, legato a modelli del tardo romanticismo tedesco e nutrito di elementi folclorici finnici, evocò (avvicinandosi a E.H. Grieg) i paesaggi nordici e narrò le antiche storie del suo popolo, riuscendo, in generale, a far prevalere il proprio temperamento fantastico sulla retorica delle grandi forme sinfoniche.

La sua opera comprende il lavoro teatrale La fanciulla nella torre (1896), musiche di scena, fra cui La morte (1903), dove si trova il famoso Valzer triste; poemi sinfonici, tra cui Una saga (1892-1901), Finlandia (1899-1900), La figlia di Pohjola (1906); 7 sinfonie (1899-1924); alcune suite sinfoniche, tra cui Karelia (1893) e Lemminkäinen, che comprende Il cigno di Tuonela (1897); un Concerto (1903) e sei Humoresques (1917-18) per violino e orchestra; il quartetto Voces intimae (1909); musiche pianistiche, cori e Lieder.