Nuovi equilibri nell'Europa del Seicento

Il Principato di Mosca

La Russia nel '500 e '600 aveva continuato il suo movimento di espansione che l'aveva portata a conquistare i territori dei khanati mongoli (1557) e parte della Siberia (1582) sotto il regno di Ivan IV il Terribile che nel 1547 aveva assunto il titolo di zar. Alla sua morte si aprì un periodo di insurrezioni causato dal tentativo dei nobili (boiari) di impadronirsi del potere e di fondare una nuova dinastia regnante. “L'età dei torbidi” fu caratterizzata da rivolte contadine e dall'intervento degli eserciti polacchi e svedesi che giunsero a occupare Mosca. Nel 1613 l'assemblea dei boiari riuscì a ritrovare la concordia con l'elezione di Michele III (1613-45) capostipite dei Romanov. Furono stipulate le paci con la Svezia e la Polonia in cambio di cessioni territoriali. Durante il regno di Alessio I (1645-76) furono abolite le barriere doganali locali e domate le rivolte dei cosacchi del Volga e del Don, la servitù della gleba ottenne un riconoscimento giuridico. In politica estera la Russia sottrasse l'Ucraina orientale alla Polonia e conquistò Kiev.