Nuovi equilibri nell'Europa del Seicento

Le Province Unite

Il XVII sec. vide l'ascesa delle Province Unite e di Amsterdam in particolare, da quando nel 1648 la Pace di Vestfalia sancì definitivamente la loro indipendenza e chiuse la navigazione del fiume Schelda ai Paesi Bassi austriaci segnando il declino di Anversa, capitale delle Fiandre spagnole. All'apogeo della potenza commerciale e coloniale furono fondate le Compagnie delle Indie Orientali (1602) e Occidentali (1621) per mantenere i rapporti con le colonie commerciali e agricole in Asia, in Africa e nelle Americhe. L'amministrazione della cosa pubblica avveniva in modo decentrato ed era affidata al patriziato mercantile; frattanto la società olandese, cosmopolita e tollerante, era divenuta il luogo ideale di rifugio per tutti i dissidenti religiosi. La vita culturale e artistica stava vivendo un momento d'oro con celeberrimi pittori, valga un nome per tutti P.P. Rubens. L'Atto di navigazione inglese (1651) che stabiliva l'esclusiva delle navi inglesi nel commercio da e per l'Inghilterra scatenò due guerre anglo-olandesi (1652-63 e 1665-67) che si conclusero con la Pace di Breda (1667) la quale sanciva la superiorità inglese. La Guerra di Devoluzione minacciò direttamente le Province Unite ai suoi confini, così che l'Olanda si coalizzò con gli Inglesi per fermare le ambizioni francesi. Le rivalità commerciali con la Francia provocate dalla politica protezionistica di Colbert scatenarono il conflitto con Luigi XIV (1672-78) che, forte dell'appoggio inglese e svedese, invase il territorio olandese. Guglielmo III d'Orange fu proclamato statolder, l'Olanda si oppose alla supremazia militare francese aprendo le dighe e allagando il proprio territorio. La Pace di Nimega (1678) garantì alle Province Unite l'integrità territoriale a danno della Spagna che perse parte delle Fiandre, annesse alla Francia.