Calendario

Il calendario è il sistema di ripartizione del tempo, determinato per gli usi liturgici e civili sulla base dell'osservazione dei fenomeni astronomici. Dei tre principali tipi di calendario (lunare, solare e lunisolare) il primo, che fa corrispondere il più esattamente possibile l'anno alle fasi lunari, fu il più usato nell'antichità (ad esempio in Cina, in Mesopotamia, in Persia, presso la civiltà incaica). Lunare è anche il calendario musulmano (la cui data di inizio è quella della fuga del profeta Muhammad dalla Mecca a Medina, l'Egira, nel 622), tuttora in vigore, che considera alternativamente mesi di 29 e di 30 giorni per un totale di 354 giorni. Lunisolare (che tiene cioè conto sia delle lunazioni, sia della periodicità solare: 8 anni solari equivalgono a 99 lunazioni) è il calendario ebraico, che ha la data d'inizio nel 3760 a.C., data della Creazione del mondo secondo la tradizione biblica; è formato da mesi alternativamente di 29 o 30 giorni, con un mese intercalare ogni tre anni. Oggi però in gran parte del mondo il calendario utilizzato è quello di tipo solare, per il quale l'anno corrisponde al tempo impiegato dalla Terra per compiere una rivoluzione intorno al Sole. Il nostro calendario solare prende le basi da quello romano, originariamente di dieci mesi, che numerava i giorni in base a tre date fondamentali: le calende il 1°, le none il 5° o il 7° (nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre), le idi il 13° o il 15°, gli altri giorni venivano indicati con riferimento a queste date. Giulio Cesare, nel 46 a.C., con l'ausilio dell'astronomo Sosigene, riformò il calendario tradizionale, eliminando ogni dipendenza dal ciclo lunare, stabilendo che a ogni tre anni di 365 giorni dovesse seguire un anno di 366. Nel 1582 Gregorio XIII, accortosi del divario fra il calendario solare e quello civile e consigliato dall'astronomo L. Lilio, soppresse dieci giorni (dal 4 ottobre al 14 ottobre), per risolvere il ritardo di tre giorni ogni quattro secoli, dovuto alla non perfetta ripartizione del tempo nel calendario giuliano. Stabilì inoltre che non fosse bisestile l'anno centenario multiplo di 400. Tale sistema si diffuse in tutti i paesi cattolici, quindi dal '700 in quasi tutti i paesi protestanti e infine anche nella restìa Gran Bretagna; nei paesi di tradizione greco-ortodossa tale calendario fu adottato nel XX sec. (in Russia dopo la rivoluzione d'Ottobre nel 1917).