Berent, Wacław

narratore polacco (Varsavia 1873-1940). Fu tra i maggiori esponenti del movimento della Giovane Polonia. I suoi romanzi spiccano per l'originalità del linguaggio in cui tecniche stilistiche del modernismo si fondono con elementi espressionistici, il che gli attirò accuse di pomposità barocca. In Legno fradicio (1903) analizzò la decadenza della bohème artistica della fine del sec. XIX, mentre in Grano d'inverno (1911) tracciò un quadro della società polacca alla vigilia della rivoluzione del 1905. Il suo romanzo più apprezzato è Pietre viventi (1918), in cui sostiene che l'arte è una sintesi di elementi medievali, romantici e modernistici. Scrisse anche saggi biografici raccolti in La corrente (1934).

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