Biandrate

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comune in provincia di Novara (13 km), 160 m s.m., 12,68 km², 1103 ab. (biandratesi), patrono: san Sereno (prima domenica di agosto).

Centro della pianura novarese tra il fiume Sesia e il torrente Agogna, presso il canale Cavour. Di origine celtica, vi furono ritrovate ceramiche di tipo golasecchiano e oggetti di epoca romana. Nel Medioevo fu la culla dei potenti conti omonimi, raggiungendo un'importanza superiore a quella di Novara. Nel 1168 fu assediato e raso al suolo da milizie della Lega Lombarda; la sua ricostruzione fu impedita fino al 1216.§ Il paese conserva resti del castello medievale. Della parrocchiale romanica di San Colombano, ricostruita alla fine del sec. XIX, rimane parte dell'atrio decorato con affreschi del 1444. Il campanile ottocentesco è di Alessandro Antonelli. § L'economia si basa sull'agricoltura (riso, ortaggi, foraggi, frumento, trifoglio da seme) e sull'industria, attiva nei settori cartario, dell'abbigliamento e della lavorazione della gomma.§ Il territorio fa parte, insieme a Casalino e Casalbeltrame, della Riserva Naturale “La palude di Casalbeltrame”: ampia area utilizzata per la coltura del riso, è l'habitat ideale di numerose specie di uccelli acquatici e palustri, stanziali e migratori.

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