Bowie, Lester

trombettista jazz statunitense (Frederick, Maryland, 1941-New York 1999). Cresciuto musicalmente a St. Louis, Bowie cominciò a suonare in vari gruppi di jazz e rhythm and blues lavorando, fra gli altri, con Little Milton e Albert King. Di sua iniziativa dà vita al BAG (Black Artist Group) e alla Great Black Music Orchestra. Nel 1965 si trasferisce a Chicago: diventa direttore artistico della cantante Fontella Bass (che in seguito diverrà sua moglie) e comincia a frequentare artisti che avranno un peso determinante nella sua formazione (fra gli altri vi sono Joseph Jarman, Roscoe Mitchell, Jack De Johnette). Bowie è fra i primi musicisti a entrare nell'AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians), della quale diviene uno dei più attivi promotori, e, nel 1969, è uno dei fondatori dell'Art Ensemble of Chicago, una delle formazioni storiche del jazz d'avanguardia. Negli anni successivi dà vita ad altre formazioni, suona con molti fra i migliori jazzisti contemporanei (da Archie Shepp a Keith Jarrett) e si lascia coinvolgere in numerosissime incisioni, con incursioni anche nel campo del pop e del rock. Elemento costante della sua intensissima attività è la qualità delle sue performances: in oltre trent'anni di carriera “doctor” (questo era il suo soprannome) fa sfoggio di una tecnica straordinaria, alla quale si uniscono una raffinata sensibilità e grandi capacità creative. Sebbene fosse a conoscenza del male incurabile che lo ha stroncato, Bowie ha voluto dare tutto se stesso fino all'ultimo, presentando a Chicago, appena due giorni prima della morte, il concerto Beyond The Gray Haze, un lavoro concepito come tributo a L. Armstrong. Della sua vastissima produzione discografica ricordiamo The Fifth Power (1978), la raccolta Works (pubblicata tra il 1981 e il 1986), My Way (1990), The Fire this time (1992) e American Gumbo (1999), involontariamente trasformatosi in uno smagliante addio.

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