Còmi, Giròlamo

poeta italiano (Casamassella, Lecce, 1890-Lucugnano, Lecce, 1968). Esordì nel 1912 con la raccolta Il lampadario. Nella poesia di Comi sono palesi molti influssi della poesia francese, da Rimbaud, a Mallarmé a Valéry, e di D'Annunzio, ma precipua è stata l'influenza di A. Onofri, col suo misticismo e trascendentalismo. L'ultima produzione del poeta (Spirito d'armonia, 1954; Canto per Eva, 1958; Sonetti e poesie, 1960; Fra lacrime e preghiere, 1967) alle scansioni dei motivi mistico-religiosi ha fatto corrispondere un rigoroso ritorno al rispetto delle leggi strofiche e metriche.

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