Coccàglio

Indice

comune in provincia di Brescia (20 km), 162 m s.m., 11,96 km², 7035 ab. (coccagliesi), patrono: santi Maurizio e Giacinto (22 novembre).

Centro posto alla sinistra del fiume Oglio, ai piedi del monte Orfano. Castelliere della tarda Età del Bronzo, poi castrum romano (sec. I a. C.) di notevole importanza, fu nell'alto Medioevo sede di una delle più antiche pievi del territorio, quindi borgo fortificato coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini. Nel 1326 fu occupato da Azzone Visconti e nel 1428 passò sotto Venezia, di cui seguì le vicende fino alla fine del sec. XVIII.§ Del castello medievale, forse fortezza di origine romana, rimangono ruderi della torre d'ingresso. La parrocchiale (sec. XVIII) conserva la facciata di Giovanni Donegani (1782) e, all'interno, affreschi di Francesco Monti (1745-48) e dipinti di Agostino Galeazzi (sec. XVI), Francesco Savanni (1757) e Sante Cattaneo (1786).§ L'industria, assai sviluppata, opera in molteplici settori, tra cui prevalgono quelli tessile, meccanico (macchine per l'industria tessile), lattiero-caseario, degli accessori per l'abbigliamento (bottoni), dei casalinghi (pentole e caffettiere), dei materiali da costruzione e della lavorazione dei metalli (imballaggi in metallo leggero). Inserito nella zona di produzione dei vini franciacorta DOCG, vede tra le coltivazioni agricole una prevalenza della vite e dei cereali.§ Vi nacque il compositore Luca Marenzio (1553 ca.-1599).

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