Consagra, Piètro

scultore italiano (Mazara del Vallo, Trapani, 1920-Milano 2005). Giunto a Roma nel 1944, iniziò a scolpire secondo moduli espressionistici. Nel 1947 aderì al gruppo “Forma I”. L'esperienza del cubismo, filtrato attraverso l'informale, si avverte nelle sue opere successive, che nascono dall'accostamento di sottili pannelli metallici, saldati insieme e percorsi da lacerazioni e brusche angolature. La sua intuizione della frontalità come forma espressiva ideale produce una scultura bidimensionale, nella quale la luminosità del colore assume un ruolo fondamentale. Le composizioni assumono suggestioni di bassorilievo, in cui rivivono, con maggiore violenza formale, i valori plastici tradizionali (serie dei Colloqui ). Tra le altre opere, la serie dei bronzi Solida (1966-72), Sottilissime (1968), lavoro di una trasparenza mai raggiunta prima dalla scultura, Muraglia Cangrande (1977). Dopo il bronzo, il ferro, il legno, l'artista introduce nelle sue realizzazioni la preziosità del marmo, e poi onice, diaspro, alabastro, quarzo, che lo affascinano per la varietà dei colori (Pietre di Versilia, 1973; Bifrontali, 1968-2001; Addossati, 1976-2000). Tra le opere di grandi dimensioni, Stella del Belice, di 28 metri, Oracoli di Tebe, Giano, scultura in marmo alta oltre cinque metri e collocata a Largo S. Susanna a Roma; nel 1991, è stata inoltre posta in opera, a Ostia, la scultura Interferenza n. 7 – Omaggio a Pasolini. Alla Biennale di Venezia ottenne nel 1960 il premio per la scultura; presente anche all'edizione 1982 e alla mostra tenutasi nello stesso anno a Londra (dal titolo Arte italiana 1960-1982), Consagra si confermò artista di rilievo internazionale. È autore di un libro autobiografico, P. Consagra. Vita mia (1980). La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ha organizzato in suo onore, nel 1989, un'ampia mostra retrospettiva e, nel 1993, ha inaugurato la sala permanente dedicata all'artista, nella quale sono esposte le 32 opere che questi ha donato al museo. Tra le altre personali allestite negli anni Novanta, ricordiamo: 13 Sottilissime – 12 Porte del Cremlino (Genova, 1990-91), Pietro Consagra (Osaka, 1991), Consagra colore (Palermo, 1991), l'antologica Pietro Consagra (San Pietroburgo, 1991), con la quale il Museo dell'Ermitage ha ospitato per la prima volta le opere di uno scultore astratto, Consagra bianco e nero (Roma, 1993), Consagra per Pesaro (Pesaro, 1994) e Pietro Consagra – Diario Frontale (Milano, 1995).

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