Fabbri, Diègo

autore drammatico e giornalista italiano (Forlì 1911-Riccione 1980). Con opere come Inquisizione (1950), Il seduttore (1951), Processo a Gesù (1955), Delirio (1958), Figli d'arte (1966) e L'avvenimento (1968), Fabbri si qualificò rappresentante di una drammaturgia cattolica dalla sostanza problematica, con inflessioni giansenistiche. Gli fu congeniale un'impostazione “processuale” dei testi, da cui trasse effetti sapienti; talvolta trasferì con abilità la sua tematica entro moduli di commedia. Oltre a soggetti e sceneggiature per il cinema, scrisse radiodrammi e curò riduzioni teatrali (Il vizio assurdo, 1974) e televisive. Dal 1940 al 1950 fu segretario generale del Centro cattolico cinematografico; dal 1948 al 1967 condirettore e poi direttore della Fiera Letteraria.

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