Frost, Robert Lee

poeta statunitense (San Francisco 1874-Boston 1963). Appartenente a un'antica famiglia del New England, viaggiò a lungo e risiedette in Inghilterra, ma nel 1915 si stabilì nel New Hampshire. Le prime due raccolte di poesie, A Boy's Will (1913; Testamento di un fanciullo) e North of Boston (1914; A nord di Boston), pubblicate a Londra, furono seguite da altri volumi, tra cui New Hampshire (1923), A Witness Tree (1942; Un albero testimone), che gli valsero nel 1923, 1930, 1937 e 1943 quattro premi Pulitzer. Il New England, quale dimensione paesaggistica e fonte di ispirazione, resta il punto di partenza del discorso esistenziale svolto in sede poetica. Nella produzione di Frost, considerato da molti il maggior poeta americano del sec. XX, la critica in genere mette in luce la dimensione agreste e idilliaca piuttosto che sottolinearne quella tragica e sottilmente ironica. Poco incline alla sperimentazione, Frost impostò la sua opera lungo filoni formali tradizionali: i metri sono ortodossi; il linguaggio è essenziale e piano, come della parlata quotidiana; il ricorso al dialogo e al monologo frequente. Contenuto della poesia è il rapporto dell'individuo, quale essere sociale, con la natura, non vista come paysage moralisé romantico, ma intesa trascendentalmente quale problematico punto di riferimento e partenza di una visione esistenziale dell'universo domestico americano. Poesie più tarde sono raccolte nel volume In the Clearing (1962; Nella radura). Frost è anche autore di due drammi in versi: A Masque of Reason (1945; Masque della Ragione) e A Masque of Mercy (1947; Masque della pietà) con personaggi biblici.

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