Hejda, Zbynek

poeta ceco (Hradec Králové 1930). Poeta meditativo nella linea di V. Holan e F. Halas, traduttore degli espressionisti tedeschi (G. Trakl, G. Benn), sotto ill regime comunista Hejda subì un feroce ostracismo politico, per cui dopo la prima raccolta di versi Tutto il piacere (1964), vedrà la propria produzione dei due decenni successivi uscire o all'estero oppure, in patria, con un marcato sfasamento temporale. Tema principale di queste raccolte dalla fragile tramatura di immagini, dove spesso i versi si alternano a brevi testi in prosa o a trascrizioni di sogni (Le vicinanze della morte, 1992; Lady Feltham, 1992; Il soggiorno in sanatorio, 1993), è il senso barocco della caducità, la sempre concreta presenza della morte, mentre nelle composizioni più distese della raccolta Valzer malinconico (1995) il poeta sembra fare un inventario del proprio passato, tra ricordi familiari e dolenti variazioni sui poeti amati

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