Marchiròlo

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comune in provincia di Varese (17 km), 500 m s.m., 5,51 km², 3153 ab. (marchirolesi), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro della media Valmarchirolo, sulla riva destra del torrente Doviana. Di antica origine, come dimostrano i reperti di età romana, nel Medioevo divenne capoluogo della Valmarchirolo e fu incluso nel feudo delle Quattro Valli, dato nel 1439 ai Rusca. Poco dopo subì un saccheggio (1447) e nel 1522 fu occupato dagli svizzeri. Nel 1690, passata la Valmarchirolo al feudo di Angera, divenne possesso dei Borromeo.§ La parrocchiale di San Martino della fine del sec. XVII è preceduta da una bella scalinata di accesso; vi si conservano opere dell'epoca. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, fondata nel 1692 è stata molto rimaneggiata; il secentesco oratorio di San Francesco conserva due dipinti del sec. XVI. Numerosi murales decorano le mura esterne delle abitazioni: il tema predominante è quello dell'emigrazione, che segnò profondamente la storia di Marchirolo (alcuni marchirolesi giunsero fino in Cina, contribuendo alla costruzione della ferrovia del Tonchino).§ L'economia si basa in prevalenza sul turismo, escursionistico e di villeggiatura; sono presenti inoltre piccole imprese, attive nei settori del mobile e dell'editoria.

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