Perez, Yizchak Leib

narratore e poeta ebreo polacco (Zamosz, Polonia, 1851-Varsavia 1915). Fu l'animatore e la figura più rappresentativa della vita culturale ebraica della città natale prima, e di Varsavia poi, dove si trasferì nel 1890. Personalità complessa e intimamente contraddittoria (razionalista e mistico, internazionalista e sionista), interpretò ed espresse l'animo dell'ebraismo orientale al bivio tra il sogno del progresso illuminista e la realtà dell'antisemitismo e dei pogrom. Nella sua vasta produzione in prosa (la sua specialità fu il racconto breve), in versi, tanto in ebraico quanto in yiddish e anche in polacco, raccolse e ricreò tradizioni e leggende cassidiche (Il Golem; Il Flauto) e popolari (Dalla bocca del popolo). Nei Canti del nostro tempo espresse la profonda sensibilità del suo spirito, che traspare, emblematica, anche dalla sua Autobiografia. Numerose anche le sue opere di teatro, tra le quali va ricordato il suo capolavoro: La catena d'oro (1906) sulla decadenza di una famiglia di rabbini nella Polonia fine sec. XX.

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