Piccióni, Attìlio

uomo politico italiano (Poggio Bustone, Rieti, 1892-Roma 1976). Avvocato, esponente del Partito Popolare sin dalla sua fondazione, durante il fascismo si dedicò alla libera professione. Membro del CLN durante la Resistenza, fu segretario della Democrazia Cristiana (1946-48), consultore nazionale, deputato alla Costituente e alla Camera (1946-58) e infine senatore dal 1958. Dal 1948 al 1950 fu vicepresidente del Consiglio, poi ministro della Giustizia (1950-51), nuovamente vicepresidente del Consiglio nel VII e VIII gabinetto De Gasperi (1951-53) e quindi ministro degli Esteri dal gennaio al settembre 1954, quando diede le dimissioni a causa di un clamoroso delitto in cui, falsamente, si diceva fosse coinvolto uno dei suoi figli. Capo della delegazione italiana all'ONU dal 1956 al 1957, fu ancora più volte vicepresidente del Consiglio (1960-63) e poi ministro degli Esteri (1962) e ministro senza portafoglio con Moro (1963-68) e con Leone (1968).

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