Postalèsio

Indice

comune in provincia di Sondrio (10 km), 516 m s.m., 10,60 km², 609 ab. (postalesi), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio).

Centro situato sul versante destro della media Valtellina, presso lo sbocco del torrente Caldenno. Menzionato in documenti del 968 come Postalex, fece parte della pieve di Berbenno fino al 1425. Appartenne poi ai Greco, ai Dusdei e ai Pusterla.§ La chiesa di San Martino (1250) conserva un'ancona in legno scolpito e dipinto del sec. XVI, mentre nella barocca parrocchiale di Sant'Antonio Abate, costruita da G. B. Casarino di Valmaggio nel 1685, sono da ricordare numerosi affreschi del Settecento.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, ortaggi, alberi da frutto, foraggi e uva, cui si collega la produzione di vini DOC), sull'allevamento (bovini e caprini) e sul turismo: Postalesio è una frequentata stazione di villeggiatura estiva, base di partenza per escursioni e ascensioni al monte Caldenno. Sono presenti imprese meccaniche.§ Nei dintorni, in un'area della valle del torrente Caldenno, rappresentano un'attrattiva turistica le piramidi di erosione dette capei del bau (“cappelli del diavolo”), guglie di materiale morenico coperte da una pietra, che le ha protette nel tempo dall'erosione.

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