Ròcca, Gino

commediografo, critico teatrale e narratore italiano (Mantova 1891-Milano 1941). Ottenne il suo primo successo con un ampio romanzo (L'uragano, 1919) sulla prima guerra mondiale, cui seguirono altri , ma fu soprattutto apprezzato commediografo. Se certi suoi copioni in veneto rimangono tra le cose più notevoli del contemporaneo teatro dialettale (Se no i xe mati no li volemo, 1926, dove la comicità sfocia in un'angosciata amarezza), quelli in lingua si distinguono per finezza nell'indagine dei sentimenti (Il terzo amante, 1929). Gino Rocca ha saputo anche toccare con risultati interessanti la corda della libera immaginazione (Il mondo senza gamberi, 1932). Critico drammatico del Popolo d'Italia dal 1914 al 1937, raccolse in volume (Teatro del mio tempo, 1935) alcuni penetranti profili di attori. Suo figlio Guido (Milano 1929-1961), narratore, autore teatrale e giornalista, dette il meglio di sé nel romanzo Una ragazza imprudente (1956), acuta satira di costume, e confermò nei lavori teatrali uno stile moderno e sarcastico (I coccodrilli, 1956; La montagna di carta, 1958; Mare e whisky, 1959).

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