Södergran, Edith

poetessa finlandese di lingua svedese (Pietroburgo 1892-Raivola, Carelia, 1923). Per ragioni di malattia fu costretta a passare lunghi periodi all'estero. Södergran è la principale rappresentante del modernismo finlandese: staccata dalla vecchia produzione finnosvedese, s'interessò ai simbolisti francesi, agli espressionisti tedeschi e ai futuristi russi e ne assorbì influssi che la portarono a rivoluzionare i mezzi espressivi della poesia svedese della Finlandia realizzando una poesia libera nella struttura e nella scelta dei motivi. Le raccolte centrali (La lira di settembre, 1918; L'altare delle rose, 1919; L'ombra dell'avvenire, 1920) sono caratterizzate da una profonda voglia di vivere alimentata dall'aggravarsi della malattia. L'ultima raccolta, postuma (La terra che non esiste, 1925), rivela però rassegnazione di fronte alla morte.

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