San Miniato

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comune in provincia di Pisa (42 km), 140 m s.m., 102,56 km², 27.681 ab. (samminiatesi), patrono: san Genesio (25 agosto).

Centro del Valdarno Inferiore, posto sul crinale di un colle. È sede vescovile. Di origine romana, ebbe un primo sviluppo attorno alla chiesa dedicata a san Miniato (sec. VIII). Già alla fine del sec. X si hanno notizie della costruzione del castello, che venne fortificato nel sec. XII. Ospitò diversi imperatori fra cui Federico II che nel 1240 vi fece costruire la rocca. Nello stesso secolo cominciò a sviluppare ordinamenti propri e, dopo la disfatta del fronte ghibellino, aderì alla Lega Guelfa (1291). Nel 1367 si ribellò a Firenze, sotto cui era dal 1347, ma due anni più tardi fu soggiogato dalla Repubblica fiorentina. § I maggiori monumenti cittadini risalgono al Medioevo. Romanici sono il Palazzo dei Vicari Imperiali del sec. XII e il duomo, costruito nel Duecento col suo massiccio campanile a torre, più volte rimaneggiato. Della rocca di Federico II resta una torre rifatta. Più tarda è la chiesa di San Francesco, ricostruita nel 1276 su un antico tempietto e ristrutturata nel sec. XV. Al Trecento risalgono il municipio e la chiesa di San Domenico, decorata da affreschi di scuola fiorentina dei sec. XIV-XV, con notevole chiostro secentesco. Ai primi del Settecento risale il barocco santuario del Santissimo Crocifisso, di Antonio Maria Ferri, che conserva un crocifisso ligneo del sec. X. Adiacente al duomo è il Museo Diocesano d'Arte Sacra. § Il tessuto industriale si compone di aziende dei settori conciario e tessile. Completano il quadro economico le attività agricole (ortaggi, frutta, cereali, barbabietola da zucchero e foraggi) e del terziario, in particolare nel settore turistico.§ Il paese ha dato i natali ai registi Paolo (1931) e Vittorio (1929) Taviani, che vi girarono il film La notte di san Lorenzo (1982).

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