Sarròch

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comune in provincia di Cagliari (22 km), 47 m s.m., 67,88 km², 5243 ab. (sarrochesi), patrono: santa Vittoria (terza domenica di settembre).

Centro situato sulla costa occidentale del golfo di Cagliari, ai piedi del monte Arrubiu; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. Sorto in un territorio di insediamenti nuragici, nel Medioevo fece parte del Giudicato di Cagliari (sec. XI), prima nella curatoria di Nora, poi in quella di Capoterra. Passò ai giudici d'Arborea (1258), che nel 1295 lo cedettero ai pisani; dopo la conquista aragonese (1324) fu feudo di diversi signori e, nel sec. XVI, fu abbandonato a causa delle incursioni piratesche. Successivamente ripopolato, venne incluso nella Baronia di Capoterra e ne seguì le sorti fino all'abolizione del regime feudale (1839).Nella parrocchiale di Santa Vittoria si conserva un'acquasantiera composta da un tronco di colonna e da un capitello con i simboli degli evangelisti (sec. XIII).§ L'economia è caratterizzata dalla presenza dell'industria petrolchimica, meccanica e impiantistica; sono sviluppate anche le attività edili e commerciali. Completano il quadro economico l'agricoltura, che produce ortaggi e frutta (in campo e in serra), l'allevamento ovino e il turismo balneare.§ Nei dintorni sono il complesso nuragico di Antigori, costituito da una serie di torri collegate da mura, e il nuraghe Sa Domu S'Orcu, fra i più antichi della Sardegna, composto da due torri, una degli inizi della media Età del Bronzo e l'altra della tarda Età del Bronzo, connesse da una struttura trapezoidale. Sulla costa sorgono torri di difesa del sec. XVII.

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