comune in provincia di Pavia (60 km), 416 m s.m., 58,77 km², 3539 ab. (varzesi), patrono: san Giorgio (23 aprile).

Generalità

Centro dell'Oltrepò Pavese, situato nel cuore dell'alta valle del torrente Staffora. Capoluogo dell'Oltrepò montano, è immerso in un suggestivo paesaggio collinare, dove ai prati e ai frutteti si alternano i pascoli e, sui rilievi più alti, folti boschi di castagni e roverelle.

Storia

Il territorio fu compreso nel feudo di Oramala dal sec. X, divenendo la capitale del marchesato dei Malaspina, che costruirono il castello, la triplice cinta di mura e il borgo antico; dal 1320 ebbe statuti autonomi e, nel 1430, fu assegnato ai Dal Verme, poi agli Sforza-Bosio. Dal sec. XIII, con il passaggio aperto verso la Liguria, si sviluppò come importante stazione dotata di ricetti per viaggiatori e merci, lungo la via del Sale. Nel 1604 il feudo venne ricomposto e assegnato agli Sforza, ai quali rimase a lungo.

Arte

L'antico borgo, sapientemente ristrutturato, presenta ancora intatto l'aspetto medievale caratterizzato da portici bassi e ripide stradine con chiese, torri e botteghe arroccate su più piani. La piccola chiesa romanica dei Cappuccini (sec. XIV, su un edificio del sec. XII) ha un magnifico protiro quattrocentesco e la facciata a fasce in arenaria chiara e scura e in cotto. La parrocchiale di San Germano è del 1580; secenteschi sono gli oratori delle confraternite “dei Bianchi” e “dei Rossi”; il castello Malaspina è stato trasformato in residenza. Della cinta di mura che un tempo circondava il paese, sopravvivono due torri in pietra: la Torre dell'Orologio e la Torre Mangini, sulle porte Soprana e Sottana.

Economia

Importante centro economico della valle Staffora, basa la sua economia sull'industria, attiva nei settori metalmeccanico, elettrotecnico, alimentare e dell'abbigliamento; l'agricoltura produce cereali, frutta, uva e foraggi per l'allevamento suino e bovino (soprattutto la tipica razza varzese); si praticano le attività di sfruttamento dei boschi (funghi, tartufi e castagne) e l'apicoltura (produzione di miele); sviluppato è il turismo di villeggiatura, escursionistico ed enogastronomico, con buone strutture ricettive anche nel comparto agrituristico.

Curiosità e dintorni

A maggio si svolge una sagra gastronomica dedicata al salame di Varzi, insaccato assai rinomato e garantito da un consorzio, alla tipica torta di mandorle, al miele e ai formaggi locali.In località Cella di Varzi si trova il Tempio della Fraternità, una chiesa che raccoglie cimeli provenienti da tutti i campi di battaglia della seconda guerra mondiale.

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