broncopneumopatìa

sf. [bronco (anatomia)+pneumopatia]. Affezione broncopolmonare acuta o cronica dovuta a cause organiche o tossiche. cronica ostruttiva, patologia caratterizzata da bronchite cronica o enfisema, con ostruzione del flusso aereo, di solito progressiva, e a volte iperattività bronchiale. Le broncopneumopatie tossiche sono dovute a sostanze irritanti presenti nell'atmosfera (broncopneumopatie da smog) o negli ambienti di lavoro. Queste ultime costituiscono il capitolo più importante della patologia lavorativa sia per la frequenza (sono la malattia professionale più diffusa) sia per la gravità di alcune di esse, che possono evolvere fino all'insufficienza respiratoria cronica. Le forme più diffuse sono l'asma bronchiale allergica, l'alveolite allergica estrinseca e le broncopneumopatie da gas irritanti, la cui sintomatologia iniziale è di tipo broncostruttivo e si evolve nel tempo, se continua l'esposizione, fino alla bronchite cronica asmatiforme e all'enfisema polmonare. I gas in grado di determinare lesioni di tipo irritativo a carico delle vie respiratorie sono molto numerosi. Tra i principali vanno menzionati il cloro, la cui azione irritante è legata alla formazione di acido cloridrico a livello delle superfici mucose con cui viene a contatto; le anidridi solforosa e solforica, che si trasformano in acido solforico a contatto con i tessuti polmonari, con azione caustica; i gas nitrosi, che si formano in particolare nei bagni di decapaggio e nei gas di saldatura: la loro azione irritante ha luogo per lenta liberazione di acido nitrico. Inoltre causano broncopneumopatia l'ammoniaca, l'ozono, la formaldeide, l'anidride ftalica e tutti i solventi.

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