cerottoreazióne

sf. [cerotto+reazione]. Tipo di cutireazione impiegato per la diagnosi di massa della tubercolosi, specialmente nei bambini. Si effettua applicando sulla pelle integra, sgrassata e disinfettata della regione sternale superiore o della faccia interna dell'avambraccio una striscia di cerotto su cui è stata fatta essiccare una goccia di tubercolina. Attualmente è ampiamente usato un particolare tipo di cerotto costituito da una linguetta di cellophane trasparente, in modo da poter seguire l'evoluzione della reazione. La lettura si effettua 48 e 72 ore dopo l'applicazione asportando il cerotto. La reazione positiva, che consiste in una reazione locale di solito papulare (l'entità viene valutata in gradi 0, +, ++, +++), indica che l'organismo è o è già venuto a contatto con il bacillo di Koch (per esempio dopo la guarigione clinica, o in chi ha sofferto di un'infezione subclinica, o nei vaccinati con la vaccinazione BCG). La risposta è positiva nell'infezione tubercolare attiva, nella febbre reumatica attiva, nell'asma bronchiale, ecc. La reazione è negativa nei soggetti che non sono mai venuti a contatto con il bacillo di Koch, nei soggetti completamente guariti o immunizzati oppure affetti da tubercolosi miliare, da forme gravi di tubercolosi polmonare, nel morbo di Hodgkin, in alcune neoplasie, ecc.

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