doppióne

sm. [sec. XIX; da doppio].

1) Cosa uguale a un'altra; esemplare uguale. In particolare, in tipografia, errore consistente nella ripetizione di parole, frasi, linee di composizione. Anche nome del bozzolo del baco da seta con due o più crisalidi.

2) Difetto di un tessuto, costituito da un accavallamento di fili.

3) In numismatica, termine usato originariamente per indicare sia la doppia da 2 in oro, ossia il quadruplo dello scudo, sia il doppio ducato. Successivamente furono così designati anche i multipli da 2½, 4 e 5 doppie.

4) In linguistica, le due diverse forme (sinonimo di allotropo), in genere semanticamente differenziate, che traggono origine da una stessa parola (italiano disco e desco dal latino discus; francese natif, nativo, e naïf, ingenuo, schietto, semplice, naturale, dal latino nativus). Anche varianti fonetiche, per lo più con identico significato, di una stessa parola (italiano giovane e giovine).