Definizione

sf. [sec. XX; endocrino+-logia]. Branca della medicina che studia le ghiandole endocrine e i loro prodotti di secrezione (ormoni) in condizioni fisiologiche e patologiche.

I fondatori dell'endocrinologia

La scoperta delle ghiandole endocrine avvenne intorno al 1830 a opera di K. F. Burdach e J. Müller, ma la fase sperimentale dell'endocrinologia ebbe inizio per merito di A. Berthold (1849) e proseguì fino agli inizi del nostro secolo con la scoperta delle varie ghiandole endocrine del corpo umano. L'importanza biologica di tali organi fu maggiormente valorizzata quando si constatò che alcune loro alterazioni davano luogo a condizioni patologiche di rilievo, come il morbo di Addison. Altri studi, condotti specialmente da Cl. Bernard, posero sempre più in evidenza la complessità delle correlazioni ormonali, quali i sinergismi e gli antagonismi tra le varie ghiandole e i diversi gruppi ghiandolari e l'influenza degli ormoni sulle funzioni del sistema nervoso e sullo sviluppo somatico e psichico.

Sviluppi dell'endocrinologia

Queste acquisizioni costituirono la base dell'endocrinologia costituzionalistica, successivamente ripresa da N. Pende, mentre altre ricerche - iniziate dopo un primo tentativo di opoterapia, sperimentata da parte di Ch. E. Brown-Séquard su se stesso e soprattutto dopo l'isolamento di vari ormoni (adrenalina, tiroxina, insulina, ecc.) - portarono alla scoperta della formula chimica di molti di essi e alla loro fabbricazione sintetica. Ulteriori progressi sono stati favoriti dall'affinarsi delle conoscenze chimiche e farmacologiche che hanno consentito di precisare i rapporti tra la struttura chimica di vari ormoni e la loro azione biologica e di allestire complesse ricerche di laboratorio, fra le quali l'identificazione e il dosaggio, nel sangue e nelle urine, di ormoni e di loro prodotti catabolici. Queste ricerche, unite a osservazioni chimiche, hanno in seguito contribuito a valorizzare anche l'importanza di fattori extraendocrini, quali la funzionalità epatica e renale, il pH e vari fattori chimici e fisico-chimici dei tessuti, sulla regolazione dell'equilibrio ormonale. Altre ricerche, infine, hanno consentito di stabilire che esistono nel corpo alcune formazioni per le quali si ammette, collateralmente ad altre funzioni, un'attività di tipo ormonale: tra queste, per esempio, la mucosa gastro-duodenale, alcune cellule della mucosa intestinale (cellule enterocromaffini), ecc. Lo studio della funzionalità delle singole ghiandole costituisce un importante capitolo della tecnica di laboratorio, che può condizionare la possibilità di una diagnosi e di conseguenza di una terapia tempestiva. Il perfezionarsi degli studi sul sistema endocrino contribuisce inoltre a scoprire sempre nuovi aspetti della patologia, specie in quei settori nei quali l'influenza delle ghiandole endocrine è multipla e quindi complessa oppure indiretta. Inoltre, i progressi dell'industria biochimica consentono oggi l'estrazione di quasi tutti gli ormoni dalle ghiandole di animali o la loro produzione per via sintetica, in modo da poter curare efficacemente le eventuali carenze ormonali.

Bibliografia

G. Favilli, Trattato di patologia generale, Milano, 1970; R. H. Williams, Trattato di endocrinologia, Padova, 1971; W. F. Ganong, Fisiologia medica, Padova, 1973; V. Patrono, Endocrinologia per la clinica, Roma, 1973; F. S. Greenspan, P. Forsham, Manuale di endocrinologia clinica, Padova, 1990.

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