equilìbrio

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Lessico

sm. [sec. XVI; dal latino aequilibríum, da aequus, uguale, e libra, bilancia].

1) Stato di quiete di un corpo: posizione di equilibrio; per estensione, stabilità: equilibrio di un aereo. In particolare, stato di un corpo che si mantiene ritto per giusto contrappeso: mantenersi in equilibrio; perdere l'equilibrio, uscire dallo stato di equilibrio fino a cadere: giochi d'equilibrio, esercizi di destrezza eseguiti specialmente nei circhi equestri e nei teatri; asse d'equilibrio. In fisiologia, senso della posizione e del movimento del corpo nello spazio. In meccanica, stato di un corpo soggetto a forze che non ne modificano le condizioni.

2) Con accezioni specifiche in varie discipline scientifiche: A) In termodinamica, per equilibrio termodinamico di un sistema caratterizzato dalle grandezze macroscopiche pressione, volume e temperatura, si intende lo stato in cui tali grandezze si mantengono costanti nel tempo. B) In termologia, per equilibrio termico di un sistema si intende lo stato in cui la temperatura di tutte le sue parti resta costante. C) In meccanica statistica, per equilibrio statistico di un sistema costituito da un numero molto grande di componenti si intende lo stato in cui la distribuzione delle posizioni e delle velocità dei componenti (per esempio le molecole di un gas) in ogni istante è quella alla quale corrisponde la massima probabilità tra tutte le distribuzioni possibili, quella cioè di massima entropia. D) Equilibrio chimico, stato finale raggiunto da una reazione chimica reversibile, nel quale le quantità delle singole specie chimiche presenti restano immutate. E) Equilibrio ecologico, risultante delle relazioni reciproche instauratesi tra gli organismi viventi e tra questi e l'ambiente naturale. F) Per equilibrio radioattivo e, in particolare, equilibrio transiente ed equilibrio secolare, vedi radioattività. G) In astrofisica, equilibrio radiativo. H) In fisica terrestre, equilibrio isostatico, condizione di equilibrio esistente tra i due tipi di crosta terrestre (continentale e oceanica) e il mantello superiore. I) In biologia e antropologia, teoria degli equilibri punteggiati. J) In economia, piena soddisfazione dei bisogni economici dell'agente o degli agenti a cui ci si riferisce.

3) Fig., situazione di stabilità determinata dalla combinazione e conciliazione di tendenze e interessi contrastanti: equilibrio politico, in politica internazionale, è lo sforzo perseguito dalla diplomazia moderna di mantenere inalterato il rapporto di forze fra i vari Stati con una continua e accurata dosatura della loro potenza, in modo da evitare scompensi a vantaggio dell'uno e a detrimento degli altri. Equilibrio sociale: in sociologia, situazione in cui le forze operanti all'interno di un sistema sociale non sono in conflitto tra loro e tendono quindi a mantenere lo stato attuale. Lo stato di equilibrio sociale si inferisce dal fatto che ogni mutamento nel sistema viene recepito dai vari soggetti come una minaccia, un'aggressione e comunque come un'esperienza spiacevole e dannosa. Alcune correnti sociologiche, come il funzionalismo o la sociologia marxista, usano l'espressione per indicare uno stato di armonia tra vari elementi della società, rendendola quasi sinonimo di integrazione sociale.

4) Regolarità di funzionamento: l'equilibrio dei vari organi di un motore. Per estensione, giusta proporzione tra cose diverse che producono un insieme armonico: l'equilibrio delle masse in un'opera architettonica. Fig., saggezza, moderazione: ragazzo dotato di molto equilibrio.

Edilizia

Lo studio delle condizioni di equilibrio è fondamentale nell'esame di una struttura, al fine di garantirne la stabilità e quindi, in parte, la sicurezza. In realtà l'equilibrio non potrà mai verificarsi integralmente, poiché è inevitabile la presenza di qualche spostamento, specie nelle grandi costruzioni, ma questi spostamenti (ammissibili) hanno dimensioni così limitate rispetto a quelle dell'intera struttura, da non essere neppure apprezzabili visivamente e quindi si possono trascurare; si dovranno invece evitare tutti quegli spostamenti di entità maggiore in grado di compromettere la stabilità dell'insieme (per esempio dovuti all'azione del vento su strutture molto alte, alla resistenza non uniforme di un terreno e quindi alla rotazione o allo slittamento delle fondazioni, ecc.). Per garantire l'equilibrio delle costruzioni occorrerà, dopo uno studio preventivo di tutte le condizioni presenti (geologiche, idrauliche, ecc.), ricorrere a complesse opere di fondazione (per esempio, un buon ancoraggio al suolo, la controventatura delle strutture, il consolidamento del terreno, l'impiego di pali di fondazione molto profondi, zatteroni galleggianti sul fondo, ecc.).

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