farro

sm. [sec. XIV; latino far farris]. Nome comune usato per indicare alcuni cereali del genere Triticum caratterizzati soprattutto dalle glumelle molto aderenti alle cariossidi, che si staccano solo mediante una specie di brillatura, onde il nome di frumenti vestiti con cui tali specie vengono distinte dalle congeneri. Se ne conoscono tre tipi: farro piccolo o farragine (Triticum monococcum), che si ritiene originario dell'Asia Minore, ivi coltivato già 5000 anni prima dell'era volgare; oltre che nelle regioni d'origine, si coltiva solo in ristrette zone d'Europa; farro propriamente detto (Triticum dicoccum), il più importante cereale dell'antico Egitto, la cui coltura è limitata a esigue regioni montuose del vecchio continente; gran farro o spelta (Triticum spelta), originario dell'Europa centrale, ivi coltivato già nell'Età del Bronzo e oggi solo in piccole zone della Germania sudoccidentale, della Svizzera e del Belgio.

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