Lessico

s. inglese usato in italiano come sf. (propr. fantasia, finzione). L'insieme delle opere letterarie (specie di narrativa) o artistiche in cui prevale l'elemento inventivo e fantastico; in particolare, il genere degli sceneggiati televisivi.

Televisione: modelli di fiction

Per quanto riguarda la programmazione televisiva, i modelli di fiction sono stati elaborati soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Germania e in Sudamerica. I principali sono: black comedy, commedia basata su un intreccio macabro; blaxploitation, espressione coniata dalla celebre rivista di spettacolo Variety per definire un film realizzato per soddisfare precise esigenze del pubblico e che quindi punta a un sicuro successo di cassetta, senza eccessive preoccupazioni di carattere artistico; chopsocky, altro termine coniato da Variety per indicare film di arti marziali; closed end series, serie di episodi “chiusi”, cioè che sviluppano e concludono una storia che non continua negli episodi successivi, come avviene invece nelle open end series (serie a episodi aperti); docudrama, messa in scena, con attori, di eventi realmente accaduti; domestic comedy, programmi esclusivamente televisivi che hanno per tema i rapporti familiari; horse opera, equivalente televisivo del western; miniseries, racconto che si sviluppa in un numero limitato di episodi; novelization, racconto tratto da un film; screwball comedy, commedia ricca di intrighi, complicazioni sentimentali ed equivoci, ambientata nell'alta società e caratterizzata da un dialogo brillante e pieno di ritmo; serial, storia articolata in numerosi episodi, ognuno dei quali costituisce la premessa per quello successivo; series, programma a episodi che, a differenza di quanto avviene nel serial, sono fine a se stessi pur avendo in comune situazioni e personaggi; sit-com, commedia di situazione caratterizzata da un numero limitato di personaggi (di solito una famiglia) che vengono fatti agire quasi sempre nello stesso ambiente allo scopo di limitare le spese di produzione; slapstick, commedia basata sull'azione e sulla pantomima piuttosto che sul dialogo; , programma tipico della televisione diurna, con una serie indefinita di episodi che raccontano vicende domestiche, spesso incredibilmente intricate, di gente comune; teleplay, testo scritto appositamente per la televisione; tie-in, operazione commerciale che sfrutta al massimo un prodotto, come avviene, per esempio, nella realizzazione contemporanea di un film per le sale cinematografiche e di uno per la televisione, tratti da uno stesso romanzo.

Televisione: la fiction in Italia

La fiction è stata sempre una grande protagonista dello scenario televisivo italiano. A parte alcuni momenti di ridimensionamento dovuti alla crescita fisiologica di altri generi, l'aumento di offerte provenienti dai grandi mercati internazionali (essenzialmente dagli USA) e la nascita delle televisioni private, che dava il via a una concorrenza spesso accesa, avevano come conseguenza un progressivo aumento delle trasmissioni di fiction. La crescita dell'interesse per questi programmi, considerati da molti studiosi non solo un mezzo di evasione ma anche un vero e proprio specchio della società, in grado di proporre modelli di comportamento, ha moltiplicato le iniziative di studio e di analisi del fenomeno, tanto da indurre la RAI nel 1991 a dare vita a Umbria fiction, un festival internazionale esclusivamente dedicato al genere. Nato come occasione di studio e di confronto tra i programmi europei e quelli americani, e come verifica delle risorse di produzione, il festival ha visto la partecipazione di altre emittenti e la creazione di una mostra-mercato.

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