provocatóre

sm. e agg. (f. -trice) [sec. XIV; da provocare].

1) Che o chi provoca, specialmente all'ira, a gesti di violenza e di reazione: un pericoloso provocatore; non raccolse le parole provocatrici dell'oratore; agente provocatore, vedi agente.

2) In etnologia, provocatori di pioggia, particolari figure di maghi o stregoni, la cui capacità di far cadere o allontanare la pioggia si ritiene derivata direttamente dall'Essere Supremo. Questa figura è quasi universalmente diffusa, ma è più frequente tra gli abitanti delle zone aride (Australia) e tra i popoli cacciatori e raccoglitori (Boscimani), poiché la siccità allontana gli animali da preda e rovina i frutti selvatici. I provocatori di pioggia possono esercitare il loro mestiere dopo un periodo di prova oppure perché scelti dal favore popolare o ancora perché costretti da una “chiamata dall'alto” (per esempio la possessione da parte di uno spirito familiare). Tali riti hanno in genere un carattere imitativo e sono basati sul tipo di magia simpatetica (per esempio versare acqua, aspergerla, sputare, ecc.).