richiamo (etologia)

vocalizzazione volta ad attirare l'attenzione o l'intervento di conspecifici; per esempio, richiamo alimentare, caratteristico chiocciare della gallina, accompagnato da becchettamento del suolo presso una fonte di alimento, al quale i pulcini accorrono; è anche emesso dal gallo domestico per attirare a sé le galline; richiamo di pilotaggio, emesso tipicamente dalle galline, dalle oche e dalle anatre in movimento e che stimola nei pulcini la risposta di inseguimento, mantenendoli a contatto con le rispettive madri; richiamo di abbandono, emesso dai giovani uccelli e mammiferi non ancora in grado di seguire la madre, in assenza della stessa; anche il pianto del neonato umano è un richiamo di abbandono; richiamo di allarme, quello che comunica il verificarsi di una situazione insolita o la presenza di un predatore; richiamo di soccorso, che attira la presenza di conspecifici presso un compagno in pericolo; richiamo di contatto, proprio dei gruppi sociali di uccelli e mammiferi, con la funzione di mantenere unito il gruppo o di evitarne la dispersione su spazi molto ampi, ecc. Alcuni richiami hanno valore nell'ambito di più specie (per esempio, quelli di allarme di alcuni uccelli canori), altri nell'ambito intraspecifico, altri ancora hanno valore individuale; per esempio, nei pinguini, i genitori e i figli si riconoscono personalmente dai rispettivi richiami.

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