Ìsole Trèmiti

Indice

comune in provincia di Foggia (112 km), 70 m s.m., 3,06 km², 367 ab. (tremitesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).

Generalità

Centro costituito da due borghi situati su due delle isole (San Nicola e San Domino) dell'omonimo arcipelago (l'unico dell'Adriatico); sede comunale è San Nicola di Tremiti. Il territorio comunale, incluso nel Parco Nazionale del Gargano, comprende, oltre a San Nicola e San Domino (l'isola più grande e popolata e la più bella del gruppo, con un'estesa pineta e suggestive grotte lungo la costa), le isole disabitate di Capraia (o Caprara, vicina alle prime due) e di Pianosa (che dista ca. 20 km). Nel 1989 vi è stata istituita una riserva marina, integrale nella zona di mare attorno a Pianosa.

Storia

L'arcipelago, detto anticamente Insulae Diomedeae, fu abitato fin dal Neolitico. La sua storia è legata a quella dell'abbazia benedettina di Santa Maria, sull'isola di San Nicola, che, ricordata già nel sec. VIII, iniziò a svilupparsi intorno al Mille, estendendo i suoi domini sui territori costieri e dell'entroterra pugliese. Passata nel sec. XIII ai cistercensi, fu devastata dai pirati nel sec. XIV e in quello successivo venne ripopolata dai canonici regolari lateranensi di San Frediano di Lucca, che la fortificarono. Le isole vennero adibite a colonia penale nel 1792 e conservarono questo status fino al 1932, quando fu costituito il comune. Nel Novecento vi vennero deportati, oltre a detenuti comuni, prigionieri politici libici e antifascisti italiani.

Arte

Le fortificazioni che occupano gran parte dell'isola di San Nicola racchiudono il convento-castello e la chiesa di Santa Maria (sec. XI, trasformata nel sec. XV e ancora in età barocca). La semplice facciata ha un pregevole portale scolpito quattrocentesco; l'interno, a una navata, conserva il soffitto ligneo, resti del mosaico pavimentale (sec. XI-XII), un crocifisso duecentesco e un polittico ligneo tardogotico (sec. XV).

Economia

Di notevole bellezza paesaggistica, le isole (collegate a Manfredonia, ai centri del Gargano e a Termoli) costituiscono una frequentatissima meta turistica, che conta sulla presenza di un porticciolo turistico e su buone strutture ricettive, ricreative e sportive (pesca e immersioni). Altre risorse provengono dalla pesca e dall'agricoltura (capperi, olive, uva e ortaggi).

Curiosità

In occasione della festa patronale ha luogo una suggestiva processione sull'acqua.

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