In quale occasione il Presidente Kennedy pronunciò la famosa frase "Ich bin ein Berliner"?

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John Fitzgerlad Kennedy pronunciò la frase “Ich bin ein Berliner” durante il suo celeberrimo discorso del 26 giugno 1963 nella città di Berlino Ovest, tenuto di fronte al Rathaus Schöneberg, il municipio che ospitava la sede del sindaco e del governo cittadino.

In una Germania divisa tra le potenze alleate, la capitale tedesca divenne la città simbolo della Guerra Fredda: il Muro di Berlino, terminato nell’estate del 1961, divideva la Berlino Occidentale dalla Berlino Sovietica; il discorso dell’allora Presidente americano fu un vero e proprio messaggio di sfida all’Unione Sovietica e allo stesso tempo una manifestazione di grande sostegno ai cittadini di Berlino che, da più di 18 anni, vivevano sotto assedio militare.

Le parole di Kennedy riconoscevano ufficialmente che Berlino Est era parte integrante dell’URSS: durante il discorso il Presidente non utilizzò termini compiacenti o concilianti ma, al contrario, criticò aspramente la Germania Est e le scelte legate inevitabilmente al comunismo dell’Unione Sovietica.

Interessante ricordare un’altra frase pronunciata in tedesco da Kennedy, una sorta di risposta a chi sosteneva che un dialogo con i comunisti russi fosse possibile: “Lass’ sie nach Berlin kommen” ossia “lasciate che vengano a Berlino”, come a sottolineare la possibilità di un appianamento delle gravi divergenze che divisero per più di 30 anni il mondo occidentale da quello orientale.

Rudolph Wilde Platz (oggi John F. Kennedy Platz) attirò circa 250mila spettatori che costrinsero più volte il Presidente a interrompersi a causa dei continui applausi.

Esaltare lo spirito cittadino di Berlino Ovest e ribadire il totale supporto degli Stati Uniti, condannare la costruzione del muro di Berlino e le scelte comuniste sovietiche furono gli elementi fondamentali del discorso del Presidente Kennedy che, ancora oggi, rimane uno degli interventi più importanti e influenti della storia.