avvocato

n.m. [f. -a e -essa; pl.m. -i, f. -e e -esse] 1 laureato in giurisprudenza abilitato ad assistere una parte nei giudizi civili e penali: fare l’avvocato; rivolgersi a un avvocato | parlare come un avvocato, esprimersi in modo sciolto e convincente | saperne quanto un avvocato, ( fig.) essere molto esperto di diritto, ma anche molto abile negli intrighi, negli imbrogli | avvocato delle cause perse, ( scherz.) chi sostiene tesi insostenibili | avvocato del diavolo, ecclesiastico che nei processi di beatificazione e canonizzazione è deputato a sollevare ogni possibile eccezione che neghi o revochi in dubbio la perfezione della vita religiosa conseguita in terra dal servo di Dio; ( fig.) chi sostiene il contrario di una tesi accettata dall’opinione generale, per puro gusto di contraddizione o amore di discussione dim. avvocatino, avvocato giovane e inesperto, avvocatuccio, accr. avvocatone, pegg. avvocaticchio ( merid.) 2 ( estens.) difensore, protettore: avvocato di un’opinione, di un’idea

Lat. advocatu(m), part. pass. di advocare ‘chiamare presso’.

Nota d'uso

· Il femminile regolare di avvocato è avvocata e così si può chiamare una donna che eserciti il mestiere di avvocato. È in uso anche avvocatessa, che però può avere tono scherzoso o valore spregiativo, come tradizionalmente hanno avuto diversi femminili in -essa. Alcuni poi preferiscono chiamare anche una donna avvocato, al maschile. Si tratta di una scelta che non ha basi linguistiche, ma sociologiche, e che comunque può creare, nel discorso, qualche problema per le concordanze.

Rubrica sinonimi

1Sin. curiale (lett.); (della difesa) patrocinante, difensore; (spreg.) azzeccagarbugli, leguleio, causidico Gener. legale Anlg. procuratore legale 2 (di un’idea, di un progetto e sim.) Sin. difensore, protettore, sostenitore, patrocinatore.