te

pron. pers. m. e f. 2ª pers. sing. 1 forma complementare tonica del pron. pers. tu, che si usa come compl. ogg. quando gli si vuol dare particolare rilievo e nei complementi retti da prep.; può essere rafforzato con stesso o medesimo: vogliono proprio te; per te sarebbe meglio; tuo fratello verrà con te; conosci te stesso; ci vedremo da te domani; fallo da te, da solo; quanto a te, faremo i conti dopo, per ciò che ti riguarda; allora, per te è sbagliato?, secondo il tuo parere | si usa nelle esclamazioni: povero te!; nelle comparazioni dopo come e quanto: ne so quanto te; non è come te; come predicato dopo i verbi essere, parere, sembrare, a meno che il sogg. non sia tu (espresso o sottinteso): io non sono te (ma non sei più tu); si usa nel linguaggio fam. e dial., invece di tu anche come sogg.: e te, quando torni?; o te, senti; o in alcune espressioni particolari: contento te contenti tutti; partito te, se ne andarono via anche gli altri 2 si usa in luogo del pron. pers. ti in presenza delle forme pronominali atone lo, la, li, le e della particella ne, in posizione sia enclitica sia proclitica: te lo dico io; te ne hanno parlato?; te ne pentirai; compratelo; studiatelo | nel linguaggio familiare, con semplice valore rafforzativo: e senza aggiungere altro, te lo mise fuori dalla porta

Lat. te, acc. del pron. pers. tu ‘tu’.

Nota d'uso

· Il pronome personale di seconda persona te non viene usato in funzione di soggetto (al posto di tu) se non in espressioni particolari (io e te, contento te, contenti tutti); al di fuori di queste, l’uso di te come soggetto appartiene a usi colloquiali (ehi, te, vieni qui!) e non è adatto a un italiano controllato.


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