Mappazza

Pare che la prima volta che questo termine è stato usato fosse il 1987 durante la trasmissione Indietro tutta! (Arbore & Co., Rai2, 1987-88). Il programma stesso poteva essere definito una mappazza, non certo perché difficile da digerire – anzi – ma per l’incredibile numero di proposte e di situazioni esilaranti e originali. Poi tale termine entra a far parte del gergo comune e si associa al concetto di indigesto, pasticciato all’inverosimile e indigeribile, qualcosa che si piazza nello stomaco e lì resta a meno da non provocare smottamenti digestivi piuttosto forti. Da qui, tanti sono i gradi pragmatici della mappazza, ma uno solo il senso traslato del termine: un film noiso è una “mappazza”, un conoscente inopportuno e appiccicoso è una “mappazza”, un lavoro pesante e insoddisfacente è una “mappazza”. Si potrebbe ipotizzare un legame con il dialettale “m’a(i)mpazza”, mi fa impazzire tanto è pesante!.