criptorchidismo

anomalia del testicolo, per cui esso non occupa la normale posizione nello scroto. Il testicolo si sviluppa durante la vita fetale nell'addome, per poi migrare fino alla sede definitiva; la discesa può essere incompleta e allora la gonade occuperà una sede anomala (ectopia), di solito nell'inguine, ma anche nell'addome. Le cause di questo fenomeno, non del tutto chiarite, riconoscono due meccanismi: un ostacolo anatomico, meccanico, che impedisce la migrazione, e una carenza ormonale, con livelli di gonadotropine o androgeni insufficienti a promuovere il processo. Il criptorchidismo è frequente alla nascita (3%), ma l'incidenza si riduce nettamente alla fine del primo anno (circa 0,2-0,8%). La diagnosi non è difficile, e consente, se formulata entro il secondo anno di vita, di risolvere il caso con terapia farmacologica (gonadotropine) o con la riposizione chirurgica del testicolo nel sacco scrotale. Più tardi la lesione si manifesta per la presenza di una massa anomala, di solito in sede inguinale, che provoca impaccio e dolori nel camminare, o per sintomi di ipogonadismo o di impotenza. In fase così avanzata il testicolo può essere irreversibilmente danneggiato, forse dalla temperatura (più alta nelle sedi anomale rispetto a quella scrotale), forse per le sollecitazioni meccaniche a cui è sottoposto nell'addome o nel canale inguinale. Da ciò derivano infertilità e un elevato rischio di degenerazione neoplastica. La terapia pertanto è chirurgica, con asportazione della gonade.