Lutto nel mondo della moda: morto Elio Fiorucci

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Elio Fiorucci è stato trovato morto lunedì 20 luglio 2015 dalla sua assistente familiare nell'abitazione di viale Vittorio Veneto 8, a Milano. "Godeva di buona salute", spiega il suo ufficio stampa, che non esclude che Fiorucci possa essere stato colpito da un malore ieri sera o durante la notte. Il famoso stilista aveva compiuto 80 anni il 10 giugno.

Lo stile Fiorucci
Nato a Milano il 10 giugno del 1935, Elio Fiorucci inizia a occuparsi di moda insieme al padre presso il negozio di famiglia, specializzato nella vendita di pantofole.
Nel 1967 apre il suo primo negozio, in Galleria Passarella a Milano, su progetto di Amalia Dal Ponte. L’inaugurazione viene presieduta dall’amico Adriano Celentano. Nel 1970 Italo Lupi disegna il celebre logo con gli angioletti vittoriani, oggi oggetto di numerosissime riproduzioni: è la nascita dello “stile fiorucci”. Quello stesso anno Fiorucci inizia la produzione di abiti per il tempo libero, in particolare jeans, intuendo per primo il fascino dello “street style”. Si dedica con particolare attenzione all'abbigliamento giovanile, riuscendo a cogliere in anticipo in modo avanguardistico il tempo delle contestazioni. Il giovane stilista ha il coraggio di osare, rompendo i canoni tradizionali dell’abbigliamento. Tra le sue proposte “pop” impermeabili trasparenti, tessuti plastificati, colorazioni particolari, forforescenti e irridescenti. I giovani rispondono con grande positività al look trasgressivo lanciato dallo stilista, il cui messaggio si estende in tutto il mondo.

I prodotti del designer diventano subito un fatto di costume e finiscono con l'attrarre l'attenzione del jet set internazionale: tra gli estimatori Bianca Jagger, Andy Warhol e Grace Jones. Ben presto nascono i primi negozi Fiorucci a Londra e a New York per poi proliferare in molte delle grandi metropoli in giro per il mondo.

Dopo 30 anni di attività, nel 1990 Elio Fiorucci cede l'azienda alla società giapponese Edwin International, mantenendo a Milano il centro di design. Nel 2003 da vita al progetto Love Therapy, che comprende jeans, felpe, abiti e accessori. Divenuto vegetariano per ragioni etiche, dal 2011 e fra i garanti del manifesto La coscienza degli animali.

La sua visione della moda, “libera e democratica”, ha cambiato il costume italiano.
 

Foto © magazine.expo2015.com