Andy Warhol: da genio della Pop Art a icona del XX secolo

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“Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare per esempio”. Ad affermarlo è stato un uomo, un artista, forse un visionario: stiamo parlando di Andy Warhol.

Padre della Pop Art (Popular Art) americana ma anche artista poliedrico, Warhol, nel corso della sua vita si dedicò alle più svariate discipline tra cui la pittura, la scultura, la regia, la sceneggiatura, la recitazione e la produzione.

Andy Warhol nacque nel 1928 in una famiglia di origine ucraina emigrata negli Stati Uniti. La sua carriera ebbe inizio nel mondo della pubblicità. Fu proprio la pubblicità con i suoi prodotti protagonisti del vivere comune, a influenzare la sua attività artistica. Infatti, come principale esponente della Pop Art, Andy Warhol fece dei beni di consumo, il suo ‘marchio di fabbrica’.

Caratteristica della cosiddetta ‘Arte Popolare’ era l’utilizzo di oggetti di uso quotidiano che venivano elevati a manifestazione artistica. Opere che riprendevano la serialità delle immagini, il loro ripetersi ossessivo, che diveniva così denuncia di un mondo dominato dal consumismo.

Famosa rimane la serie di barattoli di zuppa Campbell o quella della Coca Cola e, sempre in tema di ripetizione compulsiva, impossibile non citare la famosissima opera serigrafica di Warhol raffigurante Marilyn Monroe il cui volto diventa protagonista di un’ossessiva ripetizione che la trasforma in un’icona oggetto del consumismo di massa. Non solo Marylin ma anche altri personaggi famosi come Liz Taylor divennero protagonisti delle sue opere di maggior successo.

Ma Andy Warhol non fu solo questo. A lui piaceva sperimentare e lanciarsi sempre in nuove sfide e ciò lo portò, a partire dal 1963, a occuparsi della regia e della produzione di diversi cortometraggi, lungometraggi e film come per esempio Lonesome Cowboys (manifesto della cultura gay newyorkese del suo tempo) oppure film minimali e sperimentali come Sleep, Kiss, Eat, Empire, in cui Warhol filma gesti e azioni che si ripetono in un lasso di tempo estremamente dilatato.

Difficile fare una rassegna completa della vastissima produzione artistica di Warhol a cui, ancora oggi, vengono dedicate mostre e retrospettive in tutto il mondo. Senza dubbio è stato un artista che spianò la strada a molti altri talenti che si ispirarono a lui e al suo modo di concepire l'arte e la cui morte non è certo avvolta dal mistero o dalla tragicità legata al mondo della droga e dell’alcol che ha spesso caratterizzato la fine di grandi celebrities.

Warhol venne a mancare in seguito a complicazioni insorte dopo un’operazione alla cistifellea. La messa commemorativa che si tenne a New York nella cattedrale di St. Patrick poco dopo la sua morte, vide la partecipazione di oltre 2000 persone, fan, seguaci e amici che vollero dare l’ultimo saluto all’uomo che cambiò per sempre il modo di intendere l’arte rivoluzionandone gli schemi.

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