L'unità d'Italia si festeggia anche all'estero: il concerto di Roberto Prosseda in Costa Rica

Pianoforte

La celebrazione del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, oltre ad essere un evento prettamente nazionale e quindi legato alla territoralità del nostro paese, ha tuttavia eco in tutto il mondo.

L'unità della nostra nazione, infatti, non solo ebbe il merito di conferire finalmente una patria a tutti gli italiani, ma ridisegnò anche i confini politici dell'Europa. Dal 1861 in poi, infatti, il vecchio continente si arricchì di una nuova potenza che, benché appena nata, cominciò subito a concorrere con tutti gli altri stati europei.

Non deve quindi destare sorpresa il fatto che l'unità territoriale della nostra penisola venga festeggiata anche all'estero, soprattutto perché sono molti gli italiani che, emigrati in altri paesi, sono comunque rimasti attaccati ai ricordi, paesaggi e tradizioni del loro bellissimo paese d'origine.

In particolare oggi segnaliamo l'iniziativa che, proprio il 17 Marzo, avrà luogo presso il Teatro Nazionale di San José in Costa Rica per celebrare i primi 150 anni dello stato italiano. Un'occasione che nasce  per ricordare gli antichi ma sempre attuali legami che esistono tra i due paesi. Il 1851, infatti, fu l'anno in cui Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi, visitò la Costarica, paese in cui combattè anche il garibaldino Giovanni Battista Culiolo che, nel 1856, prese parte alla battaglia di Rivas.

In concreto le celebrazioni si dipaneranno attraverso il concerto di Roberto Prosseda, musicista che, nato a Latina nel 1975, è stato universalmente riconosciuto grazie all'originalità del suo repertorio e alle sue scelte intepretative. Da sempre impegnato nella diffusione e nella valorizzazione della musica pianistica contemporanea, il lavoro di Prasseda si rivolge in particolare alla considerazione per gli autori italiani, ambito quanto mai appropriato in occasione dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia.

L'invito a partecipare alle celebrazioni in Costarica arriva anche dall'ambasciatore Diego Ungaro che sottolinea come "l'anniversario è occasione per riflettere su quanto é stato finora realizzato e su quello che c'é ancora da fare perché gli italiani traggano completo beneficio dallo sforzo e in molti casi dal sacrificio di tanti patrioti che riuscirono a realizzare l'aspirazione unitaria."

I festeggiamenti dell'unità d'Italia all'estero, inoltre, appaiono come un modo per sottolinare quanto, oggi, la multiculturalità appaia importante, poiché capace di generare quella ricchezza e solidità culturale che dovrebbero essere alla base di ogni paese moderno.