I veri toccasana per la salute degli anziani

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L’avanzare dell’età porta con sé i primi acciacchi e i primi malesseri, conseguenze naturali e inevitabili della fase che segue l’ormai tramontata giovinezza. E se esistesse un modo migliore per invecchiare? Vediamo, in questo articolo, come affrontare la terza età senza perdere la voglia di vivere serenamente la propria vita.

L’importanza del dialogo con i propri figli

Sicuramente, tra le regole d’oro per vivere in pace la propria vecchiaia, è essenziale mantenere un buon rapporto con la propria progenie; viceversa per questi ultimi è importante avere una buona comunicazione con l’anziano. Ad approfondire questa tematica è stato Franco Voli, psicoterapeuta italiano che lavora in Spagna e autore del libro "Comunicare con i nostri genitori anziani. Manuale di convivenza per figli adulti".

Egli, in un’intervista all’Ansa, ha rivelato che sia che l’anziano viva in una residenza apposita, oppure in casa propria (da solo, con il proprio partner o in compagnia di badanti a domicilio), è essenziale per la sua salute che questi si senta apprezzato; ciò, oltre ad avere effetti diretti sul suo stato di salute, lo sprona a prendersi cura di se stesso e a non lasciarsi andare.

La comunicazione con i propri genitori è spesso difficile, a qualunque età, spesso proprio quando questi diventano anziani; infatti, proprio in questa fase della vita, possono sorgere maggiori incomprensioni, dovute anche a problemi di udito o di attenzione. Purtroppo questo problema di dialogo si trasforma spesso in mancanza di rispetto, la quale certamente non contribuisce al miglioramento della vita dell’anziano.

I figli possono fare molto per la salute dei propri genitori, non solo accudendoli da un punto di vista meramente fisico, ma trasmettendogli l’importanza che essi ricoprono. È possibile farlo in modo semplice, semplicemente ascoltandoli e mostrando interesse per quello che dicono, coinvolgendoli nella propria routine o chiedendogli consigli sui modi di agire in determinate situazioni. Solo così i figli potranno mostrare tutta la gratitudine per i genitori che hanno dato e fatto tanto per loro.

Attività fisica: l’influenza sul cervello

Uno studio condotto da ricercatori del Center for Brain Health dell’Università di Dallas ha dimostrato che l’esercizio fisico negli anziani migliora la memoria e le funzioni cerebrali. L’esperimento è stato condotto su un gruppo di adulti normalmente sedentari fra i 57 e i 75 anni d’età.

Questi sono stati divisi in due gruppi: il primo ha eseguito un programma di allenamento aerobico su cyclette o tapis roulant per un’ora, tre volte alla settimana per 12 settimane; il secondo non ha svolto alcuna attività ed è servito come gruppo di controllo. In seguito è stata analizzata la funzionalità cognitiva dei partecipanti, e con essa il flusso sanguigno cerebrale e cardiovascolare in tre momenti: prima di iniziare lo svolgimento dell’attività fisica, a metà percorso (6 settimane), e alla fine del periodo di allenamento (12 settimane).

Tale ricerca ha mostrato un aumento del flusso sanguigno nel cingolo anteriore, a indicare una maggiore attività neuronale, e nell’ippocampo, la regione del cervello da cui scaturisce la malattia di Alzheimer. I test hanno evidenziato una migliore capacità di memoria, dimostrando così che lo svolgimento di attività fisica può essere una delle terapie più utili, convenienti e disponibile a tutti.

Il Tai Chi: la nuova tendenza tra gli anziani

Numerosi studi hanno dimostrato che quest’arte marziale cinese è fonte di innumerevoli vantaggi, tra i quali, oltre ad un miglioramento della postura, annoveriamo anche la vincita dell’insonnia e la diminuzione del colesterolo.

Il Tai Chi vede l’esecuzione di una sequenza di movimenti che riproducono, al rallentatore, un combattimento con un avversario immaginario. Un docente della facoltà di scienze motorie di Urbino spiega che questa pratica rende il corpo più agile e flessibile, migliorando la postura con grandi benefici per schiena, spalle e collo, e contrastando l’insorgere di artriti.
Inoltre, un’indagine dell’università di Taiwan ha dimostrato che questa arte marziale permette di abbassare i livelli di colesterolo e dei trigliceridi nel sangue degli individui anziani ad alto rischio cardiaco. Secondo la medicina cinese, infatti, le malattie si sviluppano a causa di blocchi nei tragitti di circolazione; così come l’agopuntura, il Tai Chi, con i suoi movimenti morbidi e armoniosi, contribuisce a rendere più flessibile le articolazioni dell’anziano eliminando i blocchi cronici.

Seguire una corretta alimentazione: cosa mangiare nella terza età

Per le persone anziane la giusta alimentazione non sussiste tanto nell’apporto calorico assunto, quanto nel rispettare un regime alimentare equilibrato e completo di tutti i principi nutritivi essenziali. Infatti è molto importante che le persone anziane non scelgano gli alimenti in relazione alle abitudini acquisite negli anni, ma in base alla consapevolezza che ciò che si mangia influisce notevolmente sul proprio stato di salute.

L’alimentazione quotidiana degli anziani deve contenere la giusta integrazione di sali minerali e vitamine, micronutrienti che sono presenti nelle frutta e nella verdura. Inoltre le vitamine ricoprono un ruolo fondamentale per mantenere l’organismo sano e vitale e sono proprio le persone anziane ad averne più bisogno per mantenere attivo il proprio sistema immunitario e proteggere l’organismo dai radicali liberi.

Per gli anziani è particolarmente importante assumere calcio, in quanto rafforza le ossa e previene l’osteoporosi (causa della maggior parte delle fratture della terza età), potassio, in quanto favorisce un aiuto non indifferente alla pressione sanguigna, e magnesio, fondamentale per il rilassamento delle cellule, in particolare quelle del cuore.

Infine, sarebbe opportuno ridurre l’apporto di sodio, il quale comporta un aumento della pressione, e bere molta acqua, circa un litro e mezzo al giorno, così da migliorare le funzionalità renali e prevenire la stipsi.