Vacanze brevi e frequenti: ecco il trend del nuovo millennio

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Momento atteso dagli studenti di ogni età, periodo agognato da tutti i lavoratori, le vacanze sono in grado di farci ritrovare l'equilibrio interiore che la routine della quotidianità, fatta di impegni doveri, ci fa irrimediabilmente perdere.

E se per molti italiani la definizione di vacanza risiede ancora nel classico e lungo mese in villeggiatura ad agosto, oggi si assiste ad un'inversione di rotta, soprattutto in merito alla durata dei viaggi.

A dirlo è Speed Vacanze, portale specializzato in viaggi di gruppo che ha condotto un sondaggio per scoprire le nuove tendenze degli italiani in materia di relax vacanziero.

Un sondaggio che si è focalizzato maggiormente su un sottobosco di viaggiatori, quello rappresentato dai single, secondo i quali la vacanza, anche breve, è un momento essenziale per recuperare le energie fondamentali per essere poi concentrati e produttivi sul luogo di lavoro.

La vacanza, intesa in tutte le sue modalità, diventa quindi fondamentale per affrontare al meglio, una volta tornati alla routine, tutte quelle problematiche personali e lavorative che si presentano nella quotidianità.

Proprio per questo, al giorno d'oggi, la vacanza non è intesa solamente come un lungo periodo passato fuori porta, ma anche come un breve momento per staccare la spina. Filosofia di vita perpetuata soprattutto dai single, slegati da dinamiche famigliari più statiche, è il 47% di quest'ultimi a sentire viva la necessità di lasciare il posto di lavoro e immergersi in realtà diverse al fine di ripristinare l'armonia e la tranquillità necessarie per affrontare i doveri quotidiani.

In particolare, per il 32% delle persone l'equilibrio ideale è rappresentato da un breve stacco dal lavoro ogni circa quattro mesi, così da avere, per il resto del tempo, una concentrazione ottimale a livello lavorativo.

Solo per il 16%, invece, è sufficiente prendersi una pausa dal quotidiano una volta ogni sei mesi, da aggiungere ovviamente alle festività obbligate.

Per quanto riguarda la differenza tra uomini e donne, sono invece queste ultime a sentire maggiormente la necessità di passare brevi periodi in vacanza, se riescono a conciliarli con gli impegni del quotidiano.

La voglia di staccare la spina è poi talmente sentita dalla massa di lavoratori che alla gita fuori porta non si riununcia nemmeno nei ciclici momenti di crisi.

Banditi i stacanovisti, l'uomo moderno ha capito che tirare troppo la corda nelle attività del quotidiano è deleterio sia per la qualità del lavoro che per la ricerca di quel benessere fisico e mentale a cui tutti dovrebbero aspirare.