Vacanze in monastero: meditare e rilassarsi tra le mura di sacre dimore

abbazia

Non è sempre detto che spiaggia, ombrelloni, abbronzatura e mare significhino “vacanza perfetta”: c’è chi, stressato dal tran-tran quotidiano, quest’estate trascorrerà le sue vacanze in un monastero, in un’abbazia o in un convento.

Una moda? No, una necessità.
E’ stato constatato che sempre più persone soggette ad una frenetica routine scelgono per le loro ferie un luogo che non ha nulla a che vedere con le vie dello shopping e le spiagge colme di gente. Molti cercano un benessere psico-fisico lontano dal frastuono, e per trovarlo si recano in veri e propri luoghi di culto come monasteri, ma anche abbazie e conventi.

Ma cosa spinge il turista a recarsi in queste sacre dimore?
Non è solamente una questione religiosa; si tratta per lo più di un bisogno spirituale, quello della pace interiore che talvolta si perde nella frenesia quotidiana.

Vicino a queste antiche strutture sorgono anche centri termali dove si possono seguire i cosiddetti percorsi benessere, con cui conciliare preghiera e salute. Pregare non è, però, tra gli aspetti fondamentali o obbligatori della vacanza in monastero: ci si può recare tranquillamente pur non essendo praticanti, poiché questi luoghi sacri sono accessibili ad ogni tipo di viaggiatore.
Esistono solo poche regole per intraprendere al meglio un soggiorno del genere: meditare, rilassarsi e rifugiarsi in se stessi, ovvero tutte quelle cose a cui non ci si è potuti dedicare durante l’anno lavorativo.

E per chi non concepisce la vacanza senza almeno essere un po’ viziato non mancano strutture al cui interno si possono trovare veri e propri centri benessere che propongono tutte quelle discipline necessarie sia alla cura del corpo che al rilassamento: biodanze, massaggi, naturopatia, cromoterapia, corsi di meditazione e yoga. Tutti i servizi che si possono trovare anche in una Spa e mai ci si aspetterebbe di trovare all’interno di un convento; un convento o un monastero che coccola il cliente.

I meno esigenti e pretenziosi di trattamenti possono comunque scegliere di recarsi nelle abbazie abitate da frati e monaci dove dovranno attenersi al loro stile di vita quotidiano. Il che vuol dire: svegliarsi all’alba e addormentarsi al tramonto, immergersi nella lettura la sera e dimenticarsi completamente del televisore, ricordandosi di non trascurare i canti e le preghiere, le meditazioni e le riflessioni.

Condurre in tutto e per tutto questi ritmi così diversi dallo scandire veloce delle giornate cittadine potrebbe sconvolgere piacevolmente il turista e portarlo in un’altra dimensione, quella di “se stesso