Come è composto l’inchiostro simpatico?

inchiostro

L’aggettivo simpatico ha un doppio senso: per chi scrive è “simpatico” perché non rivela a prima vista il messaggio scritto, per chi legge è davvero meno “simpatico”, perché vede un foglio intonso, senza alcuna scritta.

Si tratta dunque di un inchiostro che si mantiene invisibile a meno che non venga trattato in modo particolare: se si scrive su un foglio con un pennino bagnato di succo di limone, per poter vedere ciò che si è scritto bisogna avvicinare il foglio a una fonte di calore.

In questo modo si ottiene la bruciatura parziale del succo, che si colora di marrone e si rende visibile. Lo stesso avviene se al posto del limone si usa acqua e zucchero, ma esistono anche altre soluzioni chimiche come il solfato rameico o l’acetato di piombo che a contatto con vapori di ammoniaca o di acido solfidrico diventano azzurri o neri.

Se si usa il cloruro cobaltoso esaidrato si scalda il foglio, si legge il messaggio, lo si raffredda di nuovo e… il messaggio riscompare!