Perché si dice “essere in vena di…”?

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L'espressione "essere in vena di" ci è stata tramandata dall’antichità e precisamente dai medici del passato; il concetto che descrive e relativo al fatto che “chi non ha sangue nelle vene” è una persona priva di coraggio, di grinta, di spirito battagliero.

Nei tempi antichi i medici usavano tastare il polso dei pazienti per valutare il loro stato di salute e di conseguenza sentenziare se il malato fosse “in buona vena”, ovvero se si trovasse in uno stato che lasciava prevedere una guarigione in breve tempo. Ecco perché quando oggi diciamo “mi sento in vena di fare questa cosa” significa che ci sentiamo nelle condizioni migliori per affrontare con successo una situazione o un’iniziativa.